Il racconto di Elisa
Il settore di competenza di Elisa, alias The Lady Cracy, non sono i viaggi, ma tutto quello che gira intorno al fashion. Oggi ci parla della sua esperienza di una delle capitali della moda, Parigi.
Il tuo blog mi sembra davvero molto ben curato. Qual è la tua ricetta per proporre contenuti interessanti per gli utenti?
Non ci sono ricette o magie per ottenere risultati importanti, quello che serve è: preparazione, informazione, curiosità e costante impegno.
Sei una di quelle persone che prima di partire organizza tutto oppure preferisci andare all’avventura?
Io non ho mai organizzato nulla, a cominciare dalla mia giornata. L’organizzazione mi mette ansia, la rifuggo da sempre. Meglio improvvisare, ci sono molte più sorprese.
Tra i tuoi viaggi hai fatto tappa a Parigi, qual è l’angolo di questa città che ti ha lasciato senza fiato?
Non c’è un angolo in particolare, Parigi ti rapisce in continuazione per questo consiglio di muoversi a piedi.
C’è invece un aspetto di questa città che ti ha deluso? Se si, ti va di spiegarci il motivo?
Sicuramente è carissima, ma come ogni meta turistica famosa.

Non puoi conoscere a fondo una città se non hai assaggiato la cucina locale, qual è la cosa più buona che hai mangiato a Parigi?
Io non amo la carne, ma come la cucinano loro è gradevolissima, credo sia dovuto anche alle salsine a base di burro tipiche della cucina francese. Naturalmente formaggi e dolci sono strepitosi.
Ho solo tre giorni per godermi Parigi, cosa mi suggerisci di vedere assolutamente e quali luoghi visitare se avanza tempo.
Il primo giorno perlustrerei il meraviglioso quartiere di St. Germain, mi recherei ai Giardini del Lussemburgo per un pranzo in tranquillità e visiterei Notre Dame. Il secondo giorno lo dedicherei al Louvre, dopodiché passeggerei attraverso i “Jardins des Tuileries” fino a Place de la Concorde. In serata salirei sulla Tour Eiffel. L’ultimo giorno mi recherei al Museo d’Orsay e per concludere saluterei la città passando da Montmartre.
Che idea ti sei fatta dei parigini?
Ho osservato le donne, è come osservare la raffinatezza che cammina. Ti incantano, anche senza parlare. Sono portatrici sane di una femminilità magnetica, composta, semplice ma superba.
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